Donazione e successione, chi sono gli “eredi legittimi” del defunto
Purtroppo non sempre questo procedimento è così semplice; difatti sono molti i casi in cui si verificano diversi fattori ostacolanti. Per esempio, accade spesso che l’atto di cessione sottoscritto dal proprietario ancora in vita finisce per ledere i diritti di attribuzione di alcuni familiari che si vedono esclusi dal lascito dei beni.
Quest’ultimi, sono definiti “eredi legittimi” e sono titolari per legge di una quota prestabilita di patrimonio che hanno la potestà di reclamare una volta defunto il proprio caro. Nel dettaglio si tratta del coniuge e di eventuali figli della persona scomparsa.
E’ possibile contestare una donazione? Cosa prevede la legge?
Quando una donazione esclude gli eredi legittimi dall’ottenimento della propria quota di eredità stabilita dal codice civile, è loro diritto rivolgersi ad un giudice per invalidare l’atto notarile. Questo passaggio è consentito fino a 10 anni dalla morte del defunto e fino a 20 anni dalla sottoscrizione del documento.
Nello specifico, la contestazione della donazione può avvenire se – in conseguenza ad essa – non vengono rispettate le seguenti ripartizioni stabilite dalla legge: